Mercato di Genova – Filiera e logistica

SGM, il mercato di Genova, al centro della nuova puntata di Economix, la tavola rotonda della Liguria condotta da Alessandra Rossi. In studio, il vicedirettore del Mercato, Pasquale Nino Testini, Andrea Peso, operatore grossista e Roberto Casoria, operatore della logistica.

Con i suoi 82 mila metri quadri di superficie, il mercato di Bolzaneto, «è il primo centro di distribuzione della regione – ricorda Testini – E con l’aggiunta del padiglione florovivaistico, abbiamo cercato di unire più realtà sotto un’unica gestione. La nostra missione è guardare al futuro lontano, per non farci travolgere dalle attuali sfide. Il Covid ha accelerato una serie di processi: se i mercati nazionali stagnano, noi guardiamo all’estero, in particolare a quei paesi dell’est che hanno un bacino d’utenza molto interessante. Abbiamo già cominciato in tal senso incontri molto proficui».

A permettere al Mercato, realizzato nel 2009, di continuare a crescere ci sono gli operatori, in grado di cogliere i cambiamenti economici e sociali e indirizzare al meglio il lavoro nella struttura. A partire dalla logistica che, ricorda Casoria, «non è solo il camioncino che porta le merci nei vari punti vendita, ma abbraccia un servizio importante che va dal produttore al consumatore finale, compresa la tracciabilità e l’informazione sul prodotto. SGM ha una visione della logistica futuristica. Prima del crollo del Morandi – ricorda – io lavoravo su 900 mq, oggi su circa 4 mila. All’epoca avevo 15 dipendenti, oggi 50: SGM ha consentito tutto questo e la visione futuristica che ha, ci concede di sviluppare cose nuove, come ad esempio la logistica green. SGM ci ascolta e mette in pratica le nostre idee imprenditoriali».

Lavorare in una realtà come quella del Mercato di Genova «è un lavoro appetibile per i giovani, perché è dinamico e permette di conoscere ogni giorno cose nuove – osserva Peso – L’obiettivo è portare questo mestiere ai fasti di una volta: partendo dalle scuole, vogliamo far conoscere il nostro lavoro, che non è solo vendere una mela, ma seguire quel prodotto dalle radici, dalle origini, sino al banco».

In tale contesto, però, il tallone d’Achille per il Mercato restano le infrastrutture: «Le merci purtroppo ancora viaggiano su gomma – ricorda Testini – La penalizzazione più grande è arrivata dopo la ricostruzione del ponte di Genova, perché le inchieste hanno portato alla luce la necessità di interventi per la messa in sicurezza sulla rete e oggi le autostrade sono quasi sempre chiuse. Lo sono di notte, quando noi lavoriamo: questo penalizza molto perché le autostrade sono come le arterie e se non arriva sangue al cuore, quello poi si ferma. L’attuale cantierizzazione è terribile».

Anche per gli operatori «è un tasto dolentissimo – sottolinea Peso – perché le infrastrutture sono determinanti per il settore, dall’autotrasportatore che ci porta la merce, al momento che noi la distribuiamo. Questa situazione danneggia i fatturati». Un cortocircuito che rischia di compromettere un’eccellenza del commercio ligure: «Molto è cambiato in questi ultimi anni, con la concorrenza che è aumentata, col problema delle autostrade. Ma dalla nostra – chiosa Peso – abbiamo la qualità, il curare il dettaglio, il rapporto con il cliente: questo è un valore inestimabile».