L’industria dell’ultimo saluto

L’industria dell’ultimo saluto: è il tema al centro della nuova puntata di Economix, la tavola rotonda dell’economia e del lavoro, condotta da Alessandra Rossi.

In studio, a raccontare di un settore che – a livello nazionale – dà lavoro a 25 mila persone in maniera diretta, con un fatturato di 1,7 mld (dati marzo 2023, ndr), Filippo Sivioli di Onoranze Funebri Genovesi, Francesca Vedovello per Onoranze Funebri Animali e Filippo Tocci, della nascente associazione “Anime amiche“.

«Quando la famiglia ci contatta, noi andiamo sul posto per organizzare tutte le pratiche burocratiche per il servizio completo funerario, dalla cerimonia, ai manifesti, ai fiori – spiega Sivioli – L’obiettivo è far stare tranquilla la famiglia, senza dare preoccupazioni in un momento così difficile. Non bisogna essere commercianti, bisogna essere trasparenti e umani, facendo in modo che la famiglia si fidi di te, andando incontro alle loro esigenze». Sivioli ricorda che «il Covid è stato per noi un momento straziante: le famiglie volevano salutare il proprio caro venuto a mancare e non potevano farlo, non c’erano più cerimonie. Noi facevamo da tramite».

C’è un’attenzione sempre crescente anche verso l’ultimo saluto al proprio animale di affezione: «Chi non ha mai avuto un animale, difficilmente capisce il tipo di legame, fortissimo, che si crea – spiega Francesca Vedovello – Vengono da me persone distrutte dallo spezzarsi di questo legame. Non si tratta solo di cani e gatti: abbiamo avuto topolini, pappagalli, tartarughe, una puzzola americana. Le persone hanno con tutti i tipi di animali lo stesso legame».

Ad inserirsi in questo, anche l’associazione Anime amiche sta nascendo in questi mesi, «anche se lavoro nel settore già da una decina d’anni – sottolinea Filippo Tocci – Ci rivolgiamo a persone anziane o malate: si tratta di persone in là con gli anni che magari perdono il cane che li ha accompagnati per tanti anni e, vista l’età avanzata, non ne prendono un altro, perché non sanno che fine farà. Oppure le persone malate che, in fin di vita, non sanno a chi lasciare il proprio animale di affezione. L’associazione, che nascerà nel 2024, si occuperà di questo, garantendo alle persone anziane o malate di continuare ad avere un animale di affezione e di prendercene cura qualora la persona venisse a mancare. Collaboreremo con altre associazioni, facendo un lavoro di gruppo».

Sul fronte legislativo è inoltre cambiato qualcosa, spiega Sivioli: «Nel Comune di Genova, infatti, da poco è possibile tumulare le ceneri del proprio animale di affezione anche all’interno del loculo di famiglia. Anche delle relative parti burocratiche, ce ne occupiamo noi».

L’inflazione e il minor potere d’acquisto delle famiglie pesa anche su un momento tanto delicato: la cerimonia funebre ha infatti un costo, anche per quanto riguarda gli animali: «Per questo – spiegano Sivioli e Vedovello – abbiamo scelto come Onoranze funebri di garantire uno sconto del 30% sulla cremazione degli animali di affezione».

Cremazione che è anche il servizio funerario più richiesto, «anche per ragioni economiche – spiega Sivioli – perché costa meno della tumulazione. In crescita anche la tanoestetica, quindi la presentazione al meglio del defunto».