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PNRR in Liguria

Puntata 8

Il PNRR e le opportunità del piano è quanto discusso nella nuova puntata di Economix, la tavola rotonda sull’economia della Liguria, condotta da Alessandra Rossi. In studio, Matteo Campora – assessore ai Trasporti, Mobilità integrata, Rifiuti, Ambiente, Energia e Animali del Comune di Genova -,  Ilaria Gavuglio – presidente di AMT – , Marco Mogni – Cfo AMIU – , Silvia Sandei – vicepresidente Confindustria Genova -, Luciano Gandini – Federmanager.

Il PNRR vale in Liguria 7,2 mld di euro, risorse che toccheranno moltissimi ambiti di interesse del territorio: infrastrutture, ambiente, sanità, turismo, digitalizzazione. Gli enti territoriali, come la Regione e i Comuni, gestiranno “direttamente” solo una piccola parte di queste risorse, ma – solo per evidenziare una curiosità – il Comune di Genova dovrà gestire più risorse – 680 mln circa – rispetto all’ente Regione – circa 500 mln – aspetto che, secondo Campora, sta a significare che «i nostri uffici hanno lavorato molto bene, presentando progetti credibili a 360 gradi, da scuole, forti, trasporti, rifiuti. Oltre alle risorse del PNRR, abbiamo 1 mld che ci è stato riconosciuto dallo Stato per realizzare questi progetti. Ora sta a noi aprire i cantieri e rispettare i tempi. La mobilità è la voce più importante del PNRR per Genova, a cui appunto si aggiunge questo miliardo dedicato al trasporto rapido di massa».

Campora ha evidenziato che «alcuni cantieri sono già partiti, come il progetto dei 4 assi di trasporto pubblico. Così come i progetti nelle scuole. Nel ’24 inizieremo a vedere i primi risultati. Possiamo dire che entro il prossimo quinquennio avremo una città completamente rivoluzionata».

Altra voce cruciale del PNRR è l’ambiente e il tema dei rifiuti, come evidenziato da Mogni: «Il PNRR è a sostegno del piano europeo sull’economia circolare. Senza quei fondi gli obiettivi dell’Unione sarebbero difficili da raggiungere. Ricordiamo che c’è una soglia per tutti gli stati membri che è 65% del tasso di effettivo riciclo, che non è raccolta differenziata, ma effettivo riciclo appunto. Come Amiu stiamo investendo tutto per raggiungerlo e il PNRR ci sostiene sia come raccolta, che come efficienza e realizzazione degli impianti. Gli investimenti ci permetteranno di informatizzare la raccolta, abbattendo le emissioni di Co2 e trasformando i rifiuti, dando loro una seconda vita. Negli ultimi due anni il cambio di rotta in città si è visto: abbiamo preso 15 punti di raccolta differenziata, quindi anche i cittadini stanno capendo. Tanti passi vanno però ancora fatti, perché l’obiettivo del 65% è distante».

Ambiente significa anche abbattimento di emissioni e quale miglior modo per farlo, se non incentivando l’uso del trasporto pubblico rispetto all’auto privata? Ma deve essere un trasporto pubblico locale di qualità e, anche in questo senso, le risorse del PNRR saranno fondamentali: «Grazie al PNRR riusciremo a elettrificare tutto il parco mezzi entro il 2025 – ha spiegato Gavuglio – Abbiamo già iniziato, ma il percorso è complicato perché si accosta alle infrastrutture, che devono essere accompagnate e attrezzate per questo cambiamento. La transizione elettrica è però sostenibile e ripagherà tutti. Abbiamo diverse taglie di mezzi, in base al nostro territorio che è orograficamente sfidante. Questo ci ha spinto a studiare un’altra forma di servizio, quello a chiamata: è anche questa un’altra forma di sostenibilità».

Insieme al tema delle infrastrutture, la voce “porto” è altrettanto pesante nel PNRR, ha evidenziato Sandei: «In termini di transizione ecologica, molte delle risorse completeranno l’elettrificazione delle banchine. Attraverso il cold ironing, un servizio che – esattamente come le auto – prevede la realizzazione di impianti per la fornitura di energia elettrica alle navi attraccate nei porti, abbatteremo le emissioni inquinanti, anche acustiche. I risultati saranno visibili rapidamente: il PNRR impone che entro il 2026 questo investimento debba essere realizzato».

Ma per raggiungere questi obiettivi, bisogna essere all’altezza e su alcuni aspetti va oggi corretto il tiro, ha osservato Gandini: «La velocità commerciale dell’aggiudicazione della gara pubblica è passata da 2-3 anni a 6 mesi. Rfi a dicembre scorso ha messo a gara miliardi e li sta assegnando in questi mesi. Per stare dietro a questa velocità, c’è bisogno di un ecosistema che lavori in maniera coordinata. Le aziende che realizzano le infrastrutture devono essere supportate da tutta una serie di stakeholder che sono necessari: il sistema creditizio finanziario in primis, che ancora non si è accorto di questa enorme accelerazione, ma anche il sistema formativo, perché dal carpentiere e al direttore di cantiere, le competenze tecniche e manageriali oggi sono più che mai cruciali. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi, dobbiamo correggere questi aspetti».

Per Campora, «ci sono difficoltà, ma il Comune di Genova sta riuscendo a chiudere gare in meno di 6 mesi: talvolta abbiamo chiuso gare in 3 mesi da 100-200 mln. Spesso a Roma vengono chiamati nostri project manager per dare supporto ad altri comuni e al Ministero. Gli ingressi dei giovani hanno dato una marcia in più».

Tra gli ambiziosi progetti legati al tpl, c’è su Genova lo Skymetro: «Abbiamo i soldi: il ministero ha riconosciuto 400 mln al Comune di Genova – ha ricordato l’assessoreUn cittadino di San Gottardo, da ponte Fleming, arriverà a Brignole in 13 minuti. Ci saranno 8 stazioni che serviranno tutta la valle, con frequenze di 5 minuti. L’obiettivo è togliere l’auto e il progetto è di arrivare fino a Prato, dove abbiamo intenzione di realizzare un grande parcheggio di interscambio. Dopo 40 anni di attesa, daremo una risposta alla Valbisagno nel 2027. È un progetto unico in Europa, che ha la particolarità di viaggiare alto, a 5 metri”. Piani ambiziosi, miliardi che arrivano in Liguria, milioni su Genova: riusciremo a raggiungere i risultati sperati? «Sono convinto – ha concluso Campora – che riusciremo a centrare tutti gli obiettivi».