Fincantieri, Comune di Genova e Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro, in qualità di ATS degli Enti del terzo settore, hanno siglato un Protocollo d’Intesa volto al fine di fornire servizi d’informazione, orientamento e supporto per facilitare e qualificare l’accesso dei lavoratori stranieri al sistema dei servizi del territorio.
L’iniziativa prevede la creazione di uno sportello del Centro per l’Interazione delle Diversità Culturali all’interno dell’ex Manifattura Tabacchi, adiacente allo stabilimento. Sarà un punto di riferimento per i lavoratori e le loro famiglie con l’obiettivo di incrementare le azioni di socializzazione e interazione dei lavoratori stranieri, prevenire l’emarginazione sociale e culturale, favorire la collaborazione, l’aiuto e il rispetto reciproco, nonchè sostenere le famiglie dei lavoratori nei processi che possono facilitare e favorire il diritto all’integrazione sociale attraverso una conoscenza consapevole delle opportunità dei diritti e dei doveri del nostro contesto.
Il Centro per l’integrazione delle diversità culturali nasce per volontà del Comune di Genova nel 2023 al fine di creare una rete di sportelli che possa contribuire fattivamente all’integrazione sociale degli stranieri e delle persone richiedenti asilo. A oggi sono già attivi 5 sportelli nel territorio genovese.
«Da molti anni il Comune di Genova è impegnato a favorire progetti di inclusione sociale a favore delle persone migranti – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Genova – Oggi più che mai è necessario unire le forze al fine di fornire gli strumenti alle famiglie con percorsi migratori per rendere concretamente reale il processo d’integrazione; dobbiamo garantire ai lavoratori di conoscere in maniera appropriata tutto ciò che offre la nostra rete dei servizi, i diritti, i doveri e le opportunità per le loro famiglie, anche agevolandoli con le altre istituzioni quindi la scuola, Questura e Prefettura. Le professionalità e i mediatori culturali che operano nel Centro risultano fondamentali per garantire una corretta comprensione».
«Il protocollo è frutto di un lungo confronto e dialogo che in questi anni abbiamo portato avanti con azienda, rappresentanze sindacali, territorio, Municipio, Regione Liguria e centri di formazione – spiega l’assessore al Lavoro, Sviluppo economico e Urbanistica – per il quartiere di Sestri Ponente abbiamo avviato un lavoro importante anche per l’armonizzazione del nuovo stabilimento con il quartiere, con nuovi spazi per la socialità e verde pubblico. Aprire uno sportello di ascolto per i lavoratori, in larga parte stranieri e che pertanto necessitano di un accompagnamento nell’integrazione con la comunità, è un tassello importante di un più ampio scenario che vedrà un aumento dell’occupazione nel cantiere il cui sviluppo è al centro di una serie di azioni che ci vedono impegnati in modo trasversale come amministrazione».
«Questo progetto rappresenta un ulteriore passo nel nostro impegno verso la valorizzazione delle nostre persone e la creazione di una cultura di comunità inclusiva – dichiara Rossella Bifero, HR Business Partner del cantiere di Sestri Ponente – Fincantieri crede fermamente che un ambiente di lavoro che sostiene e integra la diversità sia la chiave per costruire un futuro sostenibile e innovativo. Lo sportello per l’integrazione culturale, che fornisce supporto e orientamento ai lavoratori stranieri, per gli adempimenti amministrativi, non è solo un servizio, ma un investimento nella crescita delle nostre persone e nella coesione della nostra comunità. L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio di progetti già avviati recentemente sul territorio, che confermano l’esistenza di un modello con Fincantieri, istituzioni, organizzazioni sindacali e sociali, qui presenti, impegnati insieme per consolidare una comunità produttiva in crescita e sostenibile con le persone e territorio al centro».
Il Centro per l’integrazione delle diversità culturali, regolato da un accordo quadro, è gestito da Enti del terzo settore con capofila Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro (Il Centro per l’integrazione delle diversità culturali, regolato da un accordo quadro, è gestito da Enti del terzo settore con capofila Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro, in collaborazione con, Centro Studi Medi, Arci Solidarietà Genova, La Salle Società Cooperativa Sociale Onlus, Dono Società Cooperativa Sociale Onlus, Agorà Società Cooperativa Sociale, Società Cooperativa Sociale S.A.B.A. Onlus, Il Melograno Società Cooperativa Sociale Onlus).
«Il centro per le interazioni delle attività culturali – dichiara Orazio Brignola, legale rappresentante della Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro ETS – attraverso l’attività dei suoi sportelli per migranti, aderisce con convinzione all’attività di orientamento e sostegno rivolto alle persone straniere che operano nell’ambito di Fincantieri presso la sede di Sestri Ponente. Siamo certi che questa sperimentazione potrà facilitare l’integrazione dei lavoratori e delle loro famiglie».
Fincantieri si impegna a sensibilizzare e informare i propri lavoratori stranieri sulle opportunità offerte dal centro, mentre il Comune di Genova assicurerà il coordinamento delle attività, con incontri di monitoraggio e valutazione periodici che coinvolgeranno anche la rete degli stakeholder locali. La Federazione Solidarietà e Lavoro metterà a disposizione personale qualificato per la gestione delle attività e per garantire un servizio di alta qualità. Il centro sarà accessibile su appuntamento, con la possibilità di fruire del servizio da remoto in caso di necessità. Lo sportello inizialmente aprirà una volta a settimana, il mercoledì dalle 16.30 alle 18, in via sperimentale, per agevolare la fruizione del servizio a fine turno dei lavoratori.
L’accordo avrà validità fino al 30 giugno 2025, con possibilità di rinnovo, e consente l’adesione di altri partner pubblici e privati che condividano le finalità di inclusione sociale e integrazione.
L’iniziativa conferma ulteriormente l’impegno di Fincantieri verso l’inclusione sociale e la valorizzazione delle diversità, in linea con l’approccio già consolidato dall’azienda attraverso iniziative come Respect For Future. Il progetto mira a creare un ambiente lavorativo che valorizzi le diversità e garantisca pari opportunità, abbattendo le barriere sociali e culturali.