Alcuni mesi fa è stato creato all’interno del Consiglio Nazionale di Federazione Moda Italia un
gruppo di lavoro formato da alcuni consiglieri di grande esperienza tra cui la Presidente di
Federmoda Confcommercio Genova, Manuela Carena, che hanno contribuito alla stesura di un
vademecum dal titolo ‘Rapporti con i fornitori’ presentato in occasione dello scorso Pitti
Immagine Uomo al tavolo del Made in Italy.
In cosa consiste questo vademecum?
Lo spiega il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni.
Questo documento è stato creato con l’obiettivo di fornire alle aziende del settore delle linee guida e delle raccomandazioni su come gestire al meglio i rapporti con i propri fornitori, al fine di garantire una collaborazione efficace e vantaggiosa per entrambe le parti.
Il rapporto con i fornitori è un elemento fondamentale per il successo di un negozio di moda e
per questo è importante che venga gestito in maniera adeguata e professionale. Il vademecum
redatto dalla Federazione Moda Italia offre consigli pratici su come stabilire e mantenere buoni
rapporti con i fornitori, garantendo così la qualità dei prodotti e dei servizi offerti ai clienti.
Una delle prime raccomandazioni contenute nel vademecum riguarda la scelta dei fornitori. È
importante selezionare con cura i propri partner commerciali, valutando non solo la qualità dei
prodotti offerti ma anche la loro affidabilità, puntualità e capacità di rispondere alle esigenze del
proprio business. Inoltre, è consigliabile stabilire un rapporto di collaborazione a lungo termine
con i fornitori che dimostrano di essere affidabili e di garantire la continuità nelle forniture.
Il vademecum propone anche alcune linee guida su come gestire al meglio i rapporti con i
fornitori una volta instaurati. Tra i consigli offerti vi è quello di predisporre contratti chiari e
dettagliati che regolino i rapporti commerciali e definiscano in maniera precisa i termini e le
condizioni di fornitura. Inoltre, è consigliabile mantenere un dialogo costante con i fornitori,
comunicando in maniera trasparente le proprie esigenze e garantendo una comunicazione
efficace e tempestiva.
Un altro aspetto importante trattato nel vademecum riguarda la gestione dei pagamenti ai
fornitori. d fondamentale rispettare i termini di pagamento concordati e mantenere sempre un
rapporto di reciproco rispetto e fiducia con i propri partner commerciali. In caso di difficoltà finanziarie, è consigliabile comunicare tempestivamente con i fornitori e cercare soluzioni condivise che permettano di superare eventuali momenti di crisi.
Infine, il vademecum contiene anche suggerimenti su come valutare la qualità dei prodotti forniti
dai propri partner commerciali. E’ importante effettuare controlli accurati sulla merce ricevuta,
verificando che rispetti gli standard di qualità e sicurezza richiesti. In caso di problemi o reclami, è
consigliabile comunicare tempestivamente con i fornitori e cercare soluzioni che garantiscano la
soddisfazione dei clienti e il buon funzionamento del proprio business.
In conclusione, il vademecum redatto dalla Federazione Moda Italia è uno strumento prezioso
per i negozi di moda che desiderano migliorare la gestione dei propri rapporti con i fornitori.
«Il nostro mestiere negli ultimi anni è profondamente cambiato – dice Manuela Carena – Oggi
comporta competenze da parte del commerciante che una volta non venivano nemmeno prese in
considerazione. Chi tra noi vuole sopravvivere, deve per forza di cose cambiare modello di
business, da negoziante deve diventare vero e proprio imprenditore, anche se si tratta di micro
imprese. Questo cambiamento tra i mille adempimenti, prevede rispetto al passato anche una
diversa valutazione dei fornitori con cui scegliamo di lavorare. Una volta tra noi e loro spesso si
creavano rapporti quasi di amicizia, oggi tanti grandi marchi sono i nostri primi concorrenti.
Dobbiamo imparare a sceglierli diversamente evitando di far dipendere dalla popolarità dei
brands gran parte del nostro lavoro. Il vademecum di Federazione Moda Italia va anche in questa
direzione».
I dati del Fashion Retail Report di Federazione Moda Italia-Confcommercio fotografano un calo
medio dei consumi nel settore moda del 2,7% nel 2023, e anche i saldi invernali non sono riusciti
a invertire la tendenza, registrando un calo del 4,5% a gennaio e del 4,6% a febbraio. Marzo,
aprile e maggio sono stati mesi ‘freddi’ per le vendite, con diminuzioni rispettivamente del 3,6%,
del 7,1% e del 6,5% rispetto agli stessi mesi del 2023. Il settore moda, che rimane un
fondamentale pilastro dell’economia nazionale contando 170.828 punti vendita e 299.890 addetti
al 31 dicembre 2023, vede tuttavia una ripartenza dei consumi ancora troppo lenta.
La nostra Federazione ha proposto, al tavolo della moda presso il ministero delle Imprese e del
Made in Italy, l’istituzione di un patto per la ‘filiera etica’ e attende un intervento urgente del
Governo sulle locazioni commerciali, ad esempio con un credito d’imposta del 30% oppure con la
cedolare secca sugli affitti commerciali condizionati all’obbligo di una congrua riduzione dei
canoni di affitto con un accordo specifico tra locatore e conduttore; sulla detrazione d’imposta ai
consumatori per l’acquisto nei negozi di prossimità di nuovi prodotti di moda in cambio di quelli
usati. Sull’introduzione di un’aliquota Iva agevolata sui prodotti di moda sostenibili e made in
Italy.