Influencer marketing: ecco di cosa si è discusso nella nuova puntata di Economix, condotta da Alessandra Rossi. In studio, Valentina Gaffoglio – campaign manager C-Factor e Carlo Casarico – ad di CFactor.
CFactor è «un’agenzia di talent management – spiega Casarico – Noi aiutiamo gli influencer a crescere, ma aiutiamo anche le aziende a trovare l’influencer giusto per i suoi prodotti o servizi». Perché quello del marketing degli influencer è un settore dell’economia sempre più in crescita: «Di per sé, non è una figura amatissima, perché forse ancora poco conosciuta – osserva Casarico – ma l’influencer è sempre di più un driver negli acquisti e nelle decisioni. Oggi lo definiamo content creator, una persona in grado di influenzare un determinato numero di persone attraverso il suo modo di stare sui social. E ci sono tantissimi tipi di influencer, dalla celebrity al micro influencer. Si tratta di persone appassionate o esperte di una determinata tematica». Ma chi è interessato a “farsi pubblicità” attraverso queste figure?
La credibilità, un fattore determinante nell’Influencer Marketing
«Potenzialmente, l’influencer marketing può interessare a chiunque – evidenzia Gaffoglio – Ogni influencer ha il suo stile, ma la credibilità è un fattore determinante». Casarico sottolinea che «la fiducia rende particolare la figura dell’influencer, perché la community si fida di lui e di quello che consiglia. Per questo deve stare attentissimo a non dare fregature: se sponsorizza qualcosa che non funziona, l’influencer è finito perché la fiducia è l’elemento fondamentale, questo lo differenzia dalla celebrity che di solito sponsorizza tutto».
Influncer marketing su misura
Il suo marketing, aggiunge Gaffoglio, «è tailor made, ovvero su misura, e, quindi, molto poco omologato: noi educhiamo anche le aziende a conoscere il proprio influencer adatto. Inoltre gli influencer si adattano al mercato in maniera rapidissima, essendo anche “addetti ai lavori», quindi esperti di un determinato settore. Loro spesso prevedono dei cambiamenti che noi facciamo fatica a cogliere”. A rivolgersi a questo tipo di marketing, i settori più disparati, racconta Casarico: «Abbiamo ricevuto richieste da banche, aziende che si occupavano di cassette dei wc, alcuni clienti esteri volevano sponsorizzare in Italia bidet che si montavano sui sanitari: ci sono arrivate proposte particolari, ma la forza degli influencer è questa. Possono davvero arrivare a tutti e occuparsi dei settori più disparati. Persino le istituzioni a volte si rivolgono agli influencer: il presidente della Repubblica stesso ha incontrato influencer che si occupavano di divulgazione scientifica. Spesso sono gli influencer – conclude ironico – che non vogliono farsi “utilizzare” dalla politica e ne stanno alla larga».