Aprire un dialogo costante tra Regione, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali per arrivare ad un nuovo Patto per il lavoro nei settori del commercio e dell’artigianato. È l’obiettivo condiviso durante il dibattito pubblico, organizzato da Regione Liguria e Camera di Commercio di Genova a Palazzo della Borsa di Genova, con gli interventi del presidente della Regione Giovanni Toti, degli assessori regionali allo Sviluppo economico Alessio Piana, al Lavoro e Politiche attive dell’occupazione Augusto Sartori e alla Formazione Marco Scajola, del presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio insieme al segretario generale Maurizio Caviglia e dei rappresentanti delle associazioni sindacali e di categoria.
Le dichiarazioni
«Dal Patto per il lavoro nel turismo, il primo firmato in Italia e di cui siamo stati i precursori a livello nazionale, abbiamo fatto scuola per proporre alle categorie del commercio e dell’artigianato un patto più sofisticato – dichiara il presidente Toti – che prevede garanzia al credito, risorse a fondo perduto e sostegno alle assunzioni per sostenere il settore delle piccole botteghe, dei piccoli proprietari che certamente hanno pagato un prezzo molto alto, prima adi tutto al covid e al commercio on line. Credo sia opportuno aiutarli, non solo perché sono motore di crescita e sviluppo ma anche perché sono un pezzo di quella rigenerazione urbana e di quel presidio del territorio di cui c’è bisogno. Cerchiamo insomma di dare un sostegno. Non si ferma certamente l’acqua con una piccola diga, tanto più che il commercio è uno dei settori in grande trasformazione dell’età moderna ma cerchiamo di affinare gli strumenti per far emergere chi riesce a stare sul mercato e ha la capacità di farlo».
«Dopo le misure già introdotte dalla Regione nella programmazione dei Fondi Strutturali – Cassa commercio e Garanzia artigianato – il nuovo pacchetto che oggi la Regione Liguria ipotizza vuole finanziare gli interventi delle imprese commerciali e artigianali in formazione e occupazione – afferma Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova -. Oltre alla rinnovata forte attenzione per l’entroterra, questa proposta valorizza le forme di associazionismo d’impresa. Tutto questo grazie al dialogo costante e fruttuoso fra la Regione Liguria ed il sistema economico che noi tutti rappresentiamo: Camere di Commercio, Associazioni di Categoria e Sindacati».
«L’occasione odierna è importante perché ci consente di presentare, in sinergia ad altri due assessorati, misure strategiche per l’artigianato e il commercio, settori che insieme rappresentano la maggioranza delle imprese liguri – ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana – In particolare, per quanto riguarda il dipartimento dello Sviluppo economico, abbiamo riaperto il 1º marzo scorso gli strumenti finanziari per l’accesso al credito agevolato, Garanzia Artigianato Liguria e Cassa Commercio Liguria. Strumenti che nelle precedenti edizioni hanno coinvolto circa 1800 imprese e che consentiranno, fino fine 2026, alle attività economiche liguri di richiedere finanziamenti a tassi agevolati e garantiti da Regione Liguria. In più, alcune tipologie di imprese (femminili, under35, neo-costituite, storiche, di qualità o dell’entroterra) potranno accedere a un fondo perduto a copertura del 50% dell’investimento, con contributi concedibili che potranno arrivare in alcuni casi fino ai 30 mila euro. Segnali importanti di attenzione, che si affiancheranno ai patti d’area e alle intese del commercio, che grazie alla nuova legge regionale (prossima all’approvazione) saranno ancora più efficaci, con cui intendiamo salvaguardare e accompagnare la crescita delle nostre imprese. La definizione di un prossimo ‘Patto del Lavoro’ nei settori dell’artigianato e del commercio, a cui si sta lavorando – aggiunge l’assessore Alessio Piana – certamente è un ulteriore passo per soddisfare le esigenze espresse dalle associazioni di categoria e dalle sigle sindacali, assieme a una rispondente offerta formativa. Ringrazio quindi gli assessori Sartori e Scajola per aver dimostrato da subito interesse e disponibilità a lavorare congiuntamente a questo ampio obiettivo».
Il nuovo patto
Il nuovo Patto avrà l’obiettivo di sostenere le micro imprese nel commercio e nell’artigianato, che, con maggiori difficoltà a causa delle piccole e piccolissime dimensioni, hanno subito maggiormente le conseguenze negative dalla pandemia e dall’espansione delle compravendite sui portali on line: nel periodo 2019-2023, si è registrata una flessione del numero di imprese del Commercio registrate e delle nuove iscrizioni mentre i dati sulla durata dei contratti di lavoro a tempo determinato nel Commercio in Liguria hanno evidenziato che la maggior parte dei contratti a tempo determinato (73,4%) ha una durata fino a 6 mesi.
«Sulla scorta del Patto del Lavoro nel Turismo, che ha rappresentato e rappresenta tuttora un efficace strumento per garantire un’occupazione stabile e di qualità in un comparto caratterizzato dalla stagionalità, su istanza del Sistema Camerale ligure abbiamo avviato le interlocuzioni con le associazioni datoriali e i sindacati per la definizione di un Patto del Lavoro a sostegno dei settori del Commercio e dell’Artigianato ligure. Lo strumento individuato è quello del bonus all’assunzione in favore delle imprese: la finalità – spiega l’assessore regionale al Lavoro e Politiche Attive dell’Occupazione Augusto Sartori – è la valorizzazione delle attività che si rivolgono direttamente al cliente al fine incentivare le assunzioni e una maggiore durata dei contratti, così da mantenere vivace il tessuto economico delle nostre città e dei nostri borghi, valorizzando anche l’associazionismo di impresa».
«Attraverso il Fondo sociale europeo stiamo investendo risorse senza precedenti a favore dei cittadini, ma anche delle imprese – ha sottolineato l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola -. Abbiamo già programmato circa 150 milioni, sui 435 disponibili nella programmazione 2021-2027, coinvolgendo 25mila persone nei nostri progetti. Di questi moltissimi sono direttamente collegati con il mondo del commercio e dell’artigianato, oggi protagonista. Formazione continua per lavoratori e aziende in crisi, formazione per apprendisti, bando ‘Formare per occupare’, ‘Match Point’, ‘Piano dell’economia, del mare e del turismo’ sono solo alcune delle tante opportunità rivolte alle aziende che si vanno a sommare ai nostri corsi Its e all’attenzione particolare all’entroterra e alle aree interne. L’obiettivo generale che stiamo perseguendo è quello di fornire alle persone gli strumenti per inserirsi o per migliorare la propria condizione nel mercato del lavoro. Continueremo a seguire questa strada e anzi implementeremo l’aiuto alle imprese del commercio e dell’artigianato con gli interventi di cui discutiamo oggi lavorando insieme alle associazioni di categoria».